a Michele & Enrico aviation blog...

mercoledì 24 marzo 2010

La portanza

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Buongiorno, dopo un mese di assenza da questo blog causa corso assistente di volo (che descriverò il più presto possibile) mi preme spendere qualche parola sulle forze che tengono in aria un'aereo, in sostanza cercheremo di capire perchè un aereo vola. Iniziamo con la formula della portanza

P = 1/2ρ*Cp*V²*S dove 

ρ (lettera greca rò)  = rappresenta la densità dell'aria 
Cp = è un coefficiente adimensionale detto coefficiente di portanza. Esso varia in funzione della forma geometrica dell'ala, dell'angolo d'attacco, del Numero di Reynolds e del Numero di Mach.
V   = è la velocità rispetto all'aria
S   = è la superficie totale dell'ala

La portanza è quella forza aerodinamica che permette a tutti gli effetti il distacco da terra del velivolo, si genera quando un profilo (in questo caso un'ala) viene investita da un flusso di aria che proprio per la specifica forma dell'ala gli farà avere una velocità maggiore sul dorso rispetto al ventre


Questa differenza di velocità creerà anche una differenza di pressione, che sarà minore sul dorso dell'ala rispetto a quella sul ventre. se un oggetto ha minor pressione sopra e maggiore sotto di esso, tenderà a salire.

Da quanto scritto sopra si deve dedurre che ovviamente la portanza non è sempre in senso verticale come nel volo rettilineo e orizzontale, altrimenti decolleremmo come un elicottero e non in "obliquo" come invece fa un aereo.

Ovviamente l'insieme di due fattori quali la spinta e la portanza, agenti contemporaneamente, fanno si che il prodotto vettoriale delle forze si comporti un po' come nella figura che segue.
 
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